giovedì 17 dicembre 2015

Romain Desgranges: SO HIGH. Note in margine.


Romain Desgranges cresce nel silenzio dittatoriale del deserto di Joshua Tree.

Come un asceta parte per un viaggio di sola andata, perché al ritorno un'anima nuova avrebbe preso il posto della confusionaria ed eccitata tipica del garista moderno.

Romain Desgranges sembra fluttuare senza peso sul giallo granito del deserto, dotato di una precisione e di una calma sovrumana ed extrasensoriale. In contatto con la natura, percepisce la necessità del momento.

Questa è una storia di roccia

una di quelle storie che ci piacciono, che ci fanno ancora credere nel valore ultimo di questo sport.

Rock Stories è sensazione, vedersi vedendosi, sentirsi sentendosi, scalare scalandosi.

Per me hai già vinto la tua coppa del mondo, perché la tua scalata ha un peso significativo che va oltre una misura pseudo-scientifica come il grado e barbara come la gara. 

E non si vede un limite a questo deserto, solo cactus e Romain, parte integrante armonica del deserto. 

Forse l'amico che si vede all'inizio era solo un totem protettore, uno spirito necessario alla rivelazione.


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